La vera storia del Re Farlocco (capitolo I)

Tanto tempo fa, in un Paese lontano lontano il Popolo, bisognoso di una guida che potesse permettergli di superare la propria inettitudine, si affidò ad un uomo valoroso che lo avrebbe risollevato dal proprio secolare immobilismo.
Quest'uomo fu selezionato tra mille e mille. Solo il migliore sarebbe stato in grado di un'impresa tanto ardua. Prima di potersi insediare al potere. Il "prescelto" dovette far fuori il governante di allora, noto tra il Popolo con il nome di Scamorza. Quindi, fondò il suo Partito, il Partito Farlocco e si fece incoronare Re.

Ma non tutti erano lieti dell'arrivo del Re Farlocco. In particolare un uomo (o quasi) noto tra il Popolo come "l'Eretto", un giovine aitante, biondo e con gli occhi azzurri. Questi, colto dall'invidia per non essere stato lui il prescelto, un giorno cercò di attentare alla vita del Re Farlocco, per rubargli lo scettro e prenderne il potere.

Ma il Re Farlocco, persona troppo in gamba e di intelligenza sottile, riuscì a sventare l'attentato e ad imprigionare il colpevole.

Un Re qualunque, a questo punto, lo avrebbe fatto decapitare. Ma il Re Farlocco, non è un Re qualunque.
Con grande magnanimità gli risparmiò la vita, ma lo condannò ad essere Gobbo e gli tagliò la mano con cui il meschino aveva tentato di rubare lo scettro del Re.

Da allora l'Eretto ha la schiena incurvata, occhi e capelli scuri, un uncino al posto della mano sinistra ed un cappello da giullare. E' noto come "il Gobbo" ed è il servo dei servi del Re.